Sismica
Il problema sismico è uno dei principali che un progettista strutturale deve affrontare in ambito progettuale, in particolare sul territorio italiano.
L’Italia è un paese altamente sismico e già nella normativa di calcolo col metodo alle tensioni ammissibili si doveva tenerne conto in fase di dimensionamento delle strutture.
Con l'entrata in vigore delle NTC2008 la stima della pericolosità sismica, intesa come accelerazione massima orizzontale su suolo rigido, viene definita mediante un approccio "SITO DIPENDENTE" e non "zona dipendente", apportando delle significative differenze rispetto alle precedenti normative in vigore.
Dalla MAPPATURA del territorio A ZONE, dell'aprile 2004, dove si trascurava l'incremento dovuto agli effettilocali, si è passati ad una definizione più dettagliata, detta "SITO DIPENDENTE" definendo un reticolo di riferimento in base al quale, tramite la media pesata tra i 4 punti più vicini al luogo di progetto, si ricavano gli spettri orizzontali e verticali necessari per la stima dell'azione sismica di progetto.
L’azione sismica, sia che risulti di tipo sussultorio che di tipo ondulatorio, coinvolge le masse della struttura agendo in modo proporzionale alle stesse.
Semplificando la trattazione le forze sismiche che agiscono su una struttura possono essere esplicitate secondo la legge di Newton: F=m*a
da cui si ricava che, a parità di accelerazione al suolo, a masse minori corrisponde una forza risultante minore.
Il legno è un materiale che risponde in modo positivo in termini di prestazioni e sicurezza in caso di azione sismica e proprio per le sue caratteristiche intrinseche, tra cui anche la leggerezza, sta sempre più prendendo piede nel panorama costruttivo italiano e mondiale.
Ecco perchè preferire il legno in caso di sisma:
è un materiale leggero
presenta basso peso specifico (pari a circa 1/4 di quello del C.A.) quindi le forze sismiche a cui sono soggette le costruzioni in legno risultano nettamente inferiori rispetto a quelle degli altri materiali strutturali;
ha buona resistenza meccanica
a parità di massa la resistenza del legno è fra le migliori in assoluto, questo significa che le strutture in legno sono in grado di assorbire senza danni anche forze e sollecitazioni rilevanti;
è un materiale elastico
quindi la maggior deformabilità, rispetto ai tradizionali materiali strutturali, permette di assorbire in modo migliore l’onda sismica.
A riprova che il legno non teme il sisma si riportano le conclusioni del progetto di ricerca sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento e coordinato e condotto da CNR_INVALSA (Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree).
Il progetto SOFIE (= Sistema cOstruttivo FIEmme), dal nome della val di Fiemme in Trentino da cui proviene il legname utilizzato, ha testato il comportamento di un edificio di 7 piani (circa 24m complessivi), realizzato interamente in legno, sottoponendolo ad un terremoto di magnitudo 7,2 della scala Richter.
Il test è stato realizzato in Giappone nell’ottobre del 2007 impiegando la medesima magnitudo del terremoto di Kobe del 1995, che provocò la morte di oltre 6000 persone.
A fine sperimentazione il modello in scala reale dell’edifcio in legno, posto su tavola vibrante, non aveva riportato alcun danno di tipo strutturale, dimostrando la validità del sistema costruttivo in legno realizzato mediante "supercompensato" ad assi incrociati di spessore complessivo da 5 a 30 cm (X-Lam).
Si sottolinea che il terremoto che ha colpito l’Abruzzo nell’aprile del 2009 era di magnitudo 5,8 della scala Richter, notevolmente inferiore rispetto al valore del terremoto impiegato nel test.