Fuoco
Il legno è il materiale combustibile per eccellenza ma presenta delle caratteristiche che lo rendono un materiale "affidabile" per quanto riguarda il suo comportamento in caso d’incendio.
Si riportano i principali pregi del legno:
il legno brucia lentamente e la carbonizzazione procede dall’esterno verso l’interno della sezione;
il tempo di decadimento delle caratteristiche meccaniche del legno è più lungo rispetto a quello degli altri materiali strutturali;
lo strato più esterno carbonizzato isola gli starti più interni;
lo strato carbonizzato funge da "strato protettivo" che rallenta la velocità di propagazione della fiamma verso la parte interna della sezione;
gli strati interni continuano a svolgere la loro funzione strutturale;
la sezione lignea rimane efficiente dal punto di vista meccanico anche se la sua temperatura è aumentata;
la rottura meccanica dell’elemento avviene esclusivamente nel caso in cui la porzione di sezione non ancora carbonizzata si sia talmente ridotta da non riuscire più ad assolvere alla sua funzione portante;
il legno presenta ridotte dilatazioni termiche quindi non collassa per deformazione.
Quindi, se ben costruita, una struttura in legno ha una resistenza al fuoco superiore rispetto a quella di una struttura in acciaio.
L’acciaio infatti non brucia ma si riscalda in modo molto veloce e uniforme e al raggiungimento della temperatura critica collassa, perdendo le sue caratteristiche strutturali.
Il Prof. Marco Fioravanti docente di Tecnologia del Legno all’Università degli Studi di Firenze riferisce infatti:
" Indubbiamente il legno brucia ma una casa in legno bruciata resta in piedi; una con le travi in acciaio, colpita da un incendio, cede di schianto quando raggiunge una temperatura tale da provocare non la liquefazione, ma la perdita della capacità portante.
Le Torri Gemelle, se avessero avuto la struttura di legno anzichè in ferro, molto probabilmente non sarebbero collassate" .